“Lavorare è fare un uomo al tempo stesso che una cosa”, scriveva Emmanuel Mounier. Ho ricordato questa frase ai miei collaboratori mentre tracciavo brevemente il bilancio di un anno, il 2006, ricco e denso.
Archivio mensile:dicembre 2006
30 dicembre, sant’Eugenio
Devo il mio nome al fatto essere nato sotto il pontificato di Eugenio Pacelli, papa Pio XII. Il greco eugenés rimanda alla bontà della nascita – di nobile stirpe – e alla qualità dell’animo: di nobile indole, di alto sentire. “Nato per il bene”: a questa espressione trovata in qualche dizionario etimologico ho sempre associato il mio nome, come se in esso fosse contenuta una vocazione.
La gratitudine fa fiorire le solite cose
“Ti ho amato con un amore eterno perché ho avuto pietà del tuo niente” (Geremia).
Che cosa c’è di più evidente per l’uomo del proprio niente? E’ una verità che difficilmente confessiamo perfino a noi stessi: lo “schema” del mondo non lo prevede.
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Sullo sconto. 2^ puntata
Per chi acquista libri lo sconto è quasi un diritto. In certi mondi, poi, è prassi consolidata. Ci si lamenta della cultura dominante, ma si continua imperterriti a chiedere sconti a chi faticosamente cerca di salvaguardare lo stipendio e a tenere in vita librerie dove trova posto una offerta diversa da quella tipica dell’industria editoriale.
Sullo sconto. 1^ puntata
Leggo sul numero di dicembre di Bookshop un intervento di Inge Feltrinelli la quale, parlando del mercato tedesco, afferma che uno dei fattori per cui le librerie indipendenti resistono è la legge sul prezzo fisso: “l’abolizione dell’ultima loro difesa, il controllo dei prezzi, sancirebbe la fine di molti di loro”.