Sullo sconto. 1^ puntata

Leggo sul numero di dicembre di Bookshop un intervento di Inge Feltrinelli la quale, parlando del mercato tedesco, afferma che uno dei fattori per cui le librerie indipendenti resistono è la legge sul prezzo fisso: “l’abolizione dell’ultima loro difesa, il controllo dei prezzi, sancirebbe la fine di molti di loro”.

In Italia lo sconto è considerato una leva di vendita.
Certo, il consumatore che ottiene lo sconto ritiene di avere risparmiato. Mi permetto però suggerire una riflessione dettata dall’esperienza: il libraio fa lo sconto al cliente e per questo chiede più sconto all’editore il quale a sua volta alza il prezzo di copertina. Perchè un’impresa deve conseguire profitti. E lo sconto toglie profitti all’impresa. Non a caso molte librerie chiudono. Modestamente penso che chi non si rassegna ad un’editoria massificata – editore, libraio o cliente che sia – debba fare una battaglia convinta per il prezzo fisso del libro. Solo questo potrà assicurare nel tempo presidi di cultura – così io considero la libreria – largamente diffusi sul territorio, in grado di assicurare un qualificato servizio.

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