Una libreria mi informa che un centro culturale organizza un incontro, vorrebbe proporre i libri di Itaca, alla quale chiede uno sconto maggiore da “girare” ai soci.
L’episodio, in sè normale, mi permette di tornare sulla questione dello sconto come modalità “vincente” per vendere libri: non la validità del contenuto, non la cura con cui è stato fatto un libro, non il fatto che si cerchi di tenere viva sul mercato un’editoria non omologata, ma lo sconto.
Archivi categoria: Il mestiere del libraio
Sullo sconto. 2^ puntata
Per chi acquista libri lo sconto è quasi un diritto. In certi mondi, poi, è prassi consolidata. Ci si lamenta della cultura dominante, ma si continua imperterriti a chiedere sconti a chi faticosamente cerca di salvaguardare lo stipendio e a tenere in vita librerie dove trova posto una offerta diversa da quella tipica dell’industria editoriale.
Sullo sconto. 1^ puntata
Leggo sul numero di dicembre di Bookshop un intervento di Inge Feltrinelli la quale, parlando del mercato tedesco, afferma che uno dei fattori per cui le librerie indipendenti resistono è la legge sul prezzo fisso: “l’abolizione dell’ultima loro difesa, il controllo dei prezzi, sancirebbe la fine di molti di loro”.
Un libraio, maestro di lettura
Leggo su Tempi un’interessante intervista a Giampaolo Pansa nella quale racconta il ruolo che ha avuto nelle sue ricerche storiche il libraio del paese.
Editoria ed educazione
“Troppi libri, ma chi educa alla bellezza?”. Il titolo di un articolo di Giuliano Vigini apparso su Avvenire oltre un anno fa sintetizza con efficacia la questione centrale dell’editoria: l’educazione.