Dal 26 al 29 giugno sono stato a Damasco in occasione della chiusura dell’Anno Paolino, su invito del patriarca greco melchita cattolico, sua Beatitudine Gregorio III, che ho conosciuto a seguito dell’allestimento della mostra da me curata su san Paolo nella sede del patriarcato.
Alle celebrazioni erano presenti rappresentanti di conferenze episcopali provenienti da tutto il mondo: Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Scozia, Austria, Germania, Ucraina, Romania, Polonia, Maghreb, Argentina, Cile, Brasile. Due i cardinali, Antonia Maria Rouco Varela, delegato del Papa, e Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona, e dodici vescovi, tra cui mons. Mariano Crociata, segretario generale della CEI.
Io e mia moglie eravamo gli unici invitati personali del Patriarca che nelle diverse occasioni pubbliche in cui ha elencato le delegazioni presenti ha sempre citato oltre all’Italia anche la Romagna.