La parola accade

Per tre anni don Lindo Contoli, sacerdote della mia Diocesi (Imola), ha curato una rubrica sul Vangelo della domenica e delle feste, affidatagli dal settimanale diocesano. Un giorno ci siamo incontrati casualmente e mi ha chiesto se potreva essere il caso di pubblicarle, “visto che mi sono costate tanta fatica”. Conosco don Lindo da tanti anni. E’ stato tra i primi sacerdoti che fin dagli anni ’60 seguì don Giussani al cui insegnamento e carisma è sempre rimasto fedele. Questa è stata una buona, iniziale ragione per prendere in considerazione la sua proposta.

Leggendo i suoi testi, ho provato un’intima gioia. I suoi commenti, semplici nella forma e profondi nel contenuto, sono un inno alla ragionevolezza della fede. Il Vangelo è letto non come un insegnamento morale, un’indicazione di comportamenti, ma come Parola che accade, oggi, per me. Don Lindo porta spesso, a conclusione dei suoi commenti, le interpretazioni del Vangelo date da don Giussani in riferimento a uno specifico brano del Vangelo e nota nella sua introduzione come per don Giussani la Parola di Dio fosse avvenimento che accade ora. Un tema, a suo parere, che meriterebbe uno studio approfondito.

Spesso, invece, la fede è percepita su un piano diverso dalla concretezza del vivere; la vita non è posta di fronte a qualcosa che accade da cui lasciarsi attrarre e afferrare, ma come un insieme di circostanze davanti alle quali spesso si soccombe, salvo poi rifugiarsi in pie riflessioni e/o devote pratiche religiose. Così, come ha notato il Papa, molti associano la fede all’idea di pesantezza, di fatica, di rinuncia, invece che essere percepita come l’unica possibilità di un reale compiersi della propria umanità. Per l’uomo moderno Dio limita la libertà dell’uomo; questo libro fa vedere come Il vangelo sia per la felicità dell’uomo.

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