Te Deum

La “liturgia” dell’ultimo dell’anno prevede il cenone al ristorante o con gli amici oppure i concerti in piazza in attesa del nuovo anno. Un anno muore, un altro nasce; inesorabilmente il tempo passa.

Come sarebbe disperata la vita se fosse solo consegnata al tempo che tutto consuma: gli istanti, i minuti, le ore, i giorni, le settimane, i mesi, gli anni!

Mentre pensavo a queste cose mi è venuta in mente la liturgia della Chiesa la quale a conclusione di un anno ci invita a cantare il Te Deum, che si conclude con queste parole: “Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno”. Te Deum laudamus, perchè la vita è stata liberata dal gioco del fato o della fortuna e possiamo vivere i giorni e le opere, certi della Sua Provvidenza. Qui si fondano la letizia e la pace dell’uomo, che solo così può essere tenace costruttore: “A te si stringe la mia anima e la forza della tua destra mi sostiene” (Salmo 62,9).

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